20 settembre 2018 mariella popolla, renato loriga cinema e performance: il linguaggio costruisce corpi
[incontro]
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La costruzione sociale e culturale di corpi, piaceri, desideri e identità sessuali, passa anche attraverso il linguaggio, compreso quello cinematografico e delle performance. Se da un lato, alcuni soggetti e pratiche vengono posizionati in un preciso ordine, definendo i confini di possibilità, dall'altro tali ordini e confini vengono forzati e sovvertiti. In dialogo aperto con il pubblico, la sociologa Mariella Popolla (Università degli Studi di Genova) e Renato Loriga, curatore dell'Hacker Porn Film Festival, dibatteranno su questo tema utilizzando come campo di ricerca quello della pornografia, con particolare riferimento a quella queer e femminista e al postporno.
L’incontro è parte del percorso di indagine realizzato dall'associazione culturale alberTStanley all'interno del Patto di collaborazione tra associazioni e realtà della comunità LGBTQI con l'Amministrazione Comunale.
BIO Renato Loriga è un ricercatore indipendente. Nel 2016 pubblica Autohystoria. Visioni postcoloniali del nuovo cinema filippino (Aracne). Ha scritto per Sentieri Selvaggi, Cinemafrica, INLAND, Cinema&Cie, Southeast of Now. Lavora come ricercatore presso il MiBAC, come produttore e distributore per la società cinematografica Zomia e come curatore e selezionatore per l'Hacker Porn Film Festival.
Mariella Popolla ha conseguito un dottorato di ricerca in Sociologia all’Università di Genova, con una ricerca etnografica sulle intersezioni tra femminismi e pornografie. E' cultrice della materia in Sociologia del Lavoro presso il Disfor- Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Genova. Fa parte del comitato di redazione della rivista internazionale di studi di genere AG-About Gender. Tra i suoi principali interessi di ricerca si trovano la costruzione sociale dei generi e delle sessualità, la pornografia femminista e queer, il lavoro sessuale.
EN VERSION The social and cultural construction of bodies, pleasures, desires and sexual identities takes its shape even through language, performance and cinematographic language included. If on the one hand some subjects and practices are arranged in a precise order, defining the boundaries of possibility, on the other hand said orders and boundaries are forced and subverted. In an open debate with the audience, sociologist Mariella Popolla (University of Genova) with filmmaker and activist Fran Stable will discuss about this theme using pornography, with a special reference to queer and feminist one and post-porn, as the main field of research.
This public meeting is part of the research itinerary promoted by the cultural association “alberTStanley” within the pact of collaboration between associations and organizations of the LGBTQI community and local administration, with the contribution of the Parity and Equal Opportunities Commission of the Municipality of Bologna.
BIO
Mariella Popolla earned a PhD in Sociology at the University of Genova with an ethnographic research about the intersections between feminisms and pornographies. She has a fellowship in Sociology of Labour with the Department of Education Sciences of the University of Genova. She is a member of the editorial staff for the international gender studies magazine AG-About Gender. Among her main research interests are the social construction of genders and sexualities, queer and feminist pornography and sex work.
Renato Loriga is an independent scholar and film producer. In 2016 he wrote the book Autohystoria. Visioni postcoloniali del nuovo cinema filippino(Aracne), a post-colonial analysis of contemporary filipino cinema. He wrote for Sentieri Selvaggi, Cinema&Cie, Southeast Of Now and other publications. He currently works as a researcher at MiBAC (Ministry of Cultural Heritage and Activities), as a producer/distributor for the film company Zomia, and as a curator for the Hacker Porn Film Festival in Rome.
VENUE
Palazzo Malvezzi Sala Zodiaco Via Zamboni 13, Bologna ore 17.00 Ingresso libero
Il palazzo, sede della Città Metropolitana di Bologna e chiamato "Palazzo dal portico buio" dalla penombra del porticato, è costruito dai Malvezzi dal 1560, su disegno di Bartolomeo Triachini. Fra gli interventi di maggior pregio c’è la realizzazione nel 1725 dello scalone, il cui progetto parrebbe essere stato elaborato da Francesco Bibiena. Le sale decorate del piano nobile, tra cui la Sala Zodiaco, mantengono l'aspetto originario.